HOUSE R001 Una residenza progettata dal suo proprietario a misura delle proprie esigenze di vita e di lavoro: una poetica compositiva ispirata dall’estetica della macchina. Per Giuseppe Passaro creatività e tecnica sono complementari e indispensabili l’una all’altra. “Ho realizzato l’abitazione mia e della mia famiglia – ci spiega – come un vero e proprio manifesto della personale concezione dell’architettura. L’edificio sorge a Casalgrande, uno dei centri più importanti per la produzione di ceramiche per l’edilizia, in una zona che si trova al bordo fra i quartieri residenziali e la zona industriale. Sono proprio le caratteristiche formali delle fabbriche –i volumi distinti, i tetti a shed, la semplicità delle finiture, etc. – ad aver ispirato quelle dell’abitazione, che si distacca nettamente dal disegno e dall’immagine tradizionale delle altre case vicine. Qualsiasi riferimento è perciò voluto e accuratamente studiato, in ogni dettaglio.”
Nel senso che le soluzioni costruttive e di finitura sono frutto di una ricerca estetica e formale… “In effetti si tratta di un progetto per certi versi sperimentale e non ancora completato. È il caso, ad esempio, delle superfici di pavimento, realizzate in cemento mischiato a polvere di quarzo e levigato con due tipi di elicotteri – le macchine utilizzate per lisciare le gettate – senza ricorrere a resine. Il grigliato presente in facciata, sui fronti est, sud e ovest, consente l’ingresso della giusta quantità di luce evitando, al contempo, l’eccessivo irraggiamento e fenomeni di abbagliamento sulle vetrate. All’interno si trova il mio studio, assicurando privacy di giorno e trasformandosi in una sorta di lanterna di sera, quando le luci interne sono accese. I volumi degli ambienti sono pensati anche in rapporto alla terza dimensione: il salone è alto oltre sette metri, altri locali raggiungono i cinque metri d’altezza. In questo modo la luce del sole può penetrare
all’interno attraverso le vetrate a taglio verticale, inondando tutti gli spazi ed evidenziando la sua concezione minimale, anzi decisamente spartana.” Elementi semplici per soluzioni semplici, proprio come in una casa per le vacanze…“Ho disegnato e in gran parte realizzato personalmente tutti i componenti, dagli apparecchi illuminotecnici agli arredi, alcuni dei quali sono in cemento armato, fino al blocco della cucina composto da marmo di Carrara e legno d’ebano, che è stato esposto in una fiera dell’artigianato a Firenze prima di essere ricomposta in casa. Tutte queste soluzioni, che mi sono divertito a progettare e costruire, hanno costituito una sorta di “prova generale” per quanto ho poi realizzato nei miei progetti come architetto – e buona parte delle commesse che ho finora ottenuto sono scaturite grazie alle forme originali, alla qualità del design e alla cura del particolare prestata nella realizzazione.”